Antichi mestieri (2)

U rimundaturi      Il maestro per la potatura 

U traforaru           Il maestro che faceva fori nel terreno per incanalare l’acqua potabile della      montagna

U Tularu               Il tessitore di lana manuale

U Bovaru              Colui che con una coppia di buoi robusti e forti spostava grossi  tronchi di alberi tagliati per poterli poi caricare sui mezzi 

U Trappitaru        Lavorava  manualmente le olive nei frantoi senza la moderna tecnologia

U Mulinaru          Addetto alla macinatura nei molini ad acqua

U Rutuni              Maestro che costruiva contenitori di paglia intrecciando corde di circa sei millimetri da trasportare con gli asini

U Saladdaru       Tessitore di lana che costruiva coperte, bisacce, ecc. Alcuni lavoravano anche le piante di ginestra immergendoli nell’acqua per diversi giorni ottenendo un tessuto simile alla lana per costruire sacchi o altri indumenti. Le agavi (loiare) si lavoravano per ottenere un tessuto resistente oppure lo spago per le funi, i sacchi o le sedie

U Stampaturi       Lavorava i tessuti con colori naturali ottenuti da diverse piante in località “Barcodo” vicino Limma

U Menzaru          Artigiano che, mediante sottili e flessibili fasce di legno, fabbricava menzi e altre antiche misure di volume per misurare grano, fave, fagioli, ceci, ecc

A Mammina       detta anche Levatrice, colei che una volta faceva nascere i bambini in casa

 

Si conclude con questo numero la seconda parte degli “antichi mestieri mosorrofani” curata da Peppe Giordano.  Saremo lieti di ospitare eventuali  articoli di lettori interessati che possano arricchire l’elenco e quindi la conoscenza dei mestieri dei nostri avi.