Eco logica Mosorrofa

Il Movimento Lavoratori di Azione Cattolica (MLAC) nazionale ha lanciato una competizione (contest) dal tema: “Parrocchie ecologiche”. Obiettivo: la progettazione e la crescita diffusa di buone prassi. Dopo la 49ª Settimana sociale di Taranto che ha messo al centro del dibattito politico il consumo responsabile e il risparmio energetico, attraverso l’avvio della transizione energetica che interroga tutti, il MLAC ha voluto lanciare una iniziativa di sensibilizzazione sui temi dell’“ecologia integrale” alla cui promozione ci chiama Papa Francesco. L’idea è inserirsi nel solco delle “Comunità energetiche” promosse durante i lavori dell’assise di Taranto, premiando le parrocchie virtuose che, a partire dal consumo responsabile e dal risparmio energetico, attivino micro progettualità a servizio della sostenibilità e della qualità della vita.

In generale, il contest ruota intorno a quattro punti dell’Agenda ONU 2030: Istruzione di qualità. Lavoro dignitoso e crescita economica. Città e comunità sostenibilità. Lotta contro il cambiamento climatico. E intende accogliere e rilanciare in particolare il primo obiettivo (“Far fiorire l’ambiente”) del Manifesto dell’Alleanza proposto dai giovani a Taranto.

Il contest era rivolto a gruppi informali che condividono l’ottica di “collaborazione sinergica” tra la parrocchia, il gruppo di Azione Cattolica parrocchiale o diocesana e altri soggetti del territorio interessati, che intendano adoperarsi per il raggiungimento degli Obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 e dei principi di ecologia integrale enunciati nell’enciclica Laudato si’

La Parrocchia San Demetrio Mosorrofa, l’Azione Cattolica e il MLAC parrocchiale hanno promosso la partecipazione al contest coinvolgendo in questa iniziativa il Consiglio Pastorale, il Gruppo Catechisti, l’ECO di Mosorrofa, il Comitato di Quartiere Mosorrofa, l’Istituto comprensivo San Sperato – Cardeto e altri Collaboratori (Prof. Agostino Sorgonà).

Partendo dalle parole di papa Francesco “… molti sforzi per cercare soluzioni concrete alla crisi ambientale sono spesso frustrati non solo dal rifiuto dei potenti, ma anche dal disinteresse degli altri.” (Laudato sii 14) “Tuttavia, questa educazione, chiamata a creare una “cittadinanza ecologica”, a volte si limita a informare e non riesce a far maturare delle abitudini. L’esistenza di leggi e norme non è sufficiente a lungo termine per limitare i cattivi comportamenti, anche quando esista un valido controllo. Affinché la norma giuridica produca effetti rilevanti e duraturi è necessario che la maggior parte dei membri della società l’abbia accettata a partire da motivazioni adeguate, e reagisca secondo una trasformazione personale.” (Laudato sii 211) “Tuttavia, non basta che ognuno sia migliore per risolvere una situazione tanto complessa…” … “Ai problemi sociali si risponde con reti comunitarie” (Laudato sii 219) e mettendo in relazione la discarica abusiva in località Puzzu a Mosorrofa con nello sfondo il rudere di un Mulino ad Acqua (nella zona c’è ne sono 4) si è costruito un progetto di risanamento, educazione e valorizzazione dei beni ambientali, culturali del nostro territorio. Eco Logica Mosorrofa è il titolo.

La tragica situazione ambientale in cui versa la località Puzzu è dovuta a due fattori: inciviltà delle persone che continuano a scaricare rifiuti e materiali vari nella zona e periodicamente danno fuoco e assenza totale delle autorità competenti nel sanare il luogo e far rispettare le leggi. E’ un Progetto Educativo che prevede di preparare un opuscolo dove spiegare l’enorme danno (anche energetico) che si sta arrecando alla comunità e al mondo intero e di diffonderlo “brevi manu” a tutte le famiglie del Paese, a mezzo stampa e attraverso i Social per poi fare incontri nelle scuole dell’Istituto comprensivo San Sperato – Cardeto e sensibilizzare le autorità competenti a spendersi per il risanamento della zona e per creare le condizioni a che la popolazione non reiteri lo scempio e, infine, valorizzare i Mulini ad Acqua creando anche un itinerario turistico. Promozionando il tutto con un convegno pubblico.

 

L’obiettivo è plurimo: far sì che la gente non scarichi più spazzatura in quel luogo ma utilizzi cassonetti e isole ecologiche, pressare sulle autorità per far bonificare la zona e, infine, rendere fruibili al pubblico i mulini inserendoli in un itinerario turistico.

Il progetto ha superato la prima fase ed è stato ammesso ad un incontro on line con i promotori e altri 37 progetti sparsi per l’Italia. Il 21 maggio una equipe si è confrontata con le idee degli altri progetti. Non siamo rientrati nei progetti premiati ma, indipendentemente da questo, si è motivati ad andare avanti nella realizzazione perché un grosso risultato si è già ottenuto mettere insieme tante realtà per concorrere ad un obbiettivo comune per la crescita del nostro Paese.

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