Elezioni comunali a settembre
Ormai è certo: si voterà il 20 e 21 settembre per le “amministrative” e quindi anche per eleggere il Sindaco e rinnovare il consiglio comunale di Reggio Calabria . Candidati ufficiali, per ora, l’attuale Sindaco di Centrosinistra Giuseppe Falcomatà; Fabio Putortì, con la lista civica “Miti”, noto in città per presiedere un attivo comitato per la difesa e il rilancio dell’aeroporto; Saverio Pazzano, di sinistra, con la lista civica “La Strada” vicino alle posizioni del Sindaco di Napoli De Magistris; Nino Liotta con altra lista civica di sinistra ed infine, Maria Laura Tortorella per il laboratorio “Patto civico.” Il Centrodestra, forse troppo sicuro di vincere a mani basse, al momento non ha ancora scelto il candidato nonostante le voci insistenti su Antonino Minicuci già segretario generale al Comune di Genova mentre i 5 Stelle hanno scelto in questi giorni il Dott. Fabio Foti . Si attende la decisione ufficiale di Angela Marcianò già collaboratrice del noto magistrato Nicola Gratteri ed ex assessore comunale ai lavori pubblici a suo tempo estromessa da Falcomatà. Certo è che il nostro Comune, una popolazione di oltre 180.000 abitanti comprese le frazioni collinari e quarto d’Italia per estensione territoriale, dopo lo scioglimento “per contiguità con organizzazioni mafiose” da parte del Ministero dell’interno nel 2012 quando era retto da una maggioranza di Centrodestra cui sono seguiti la gestione commissariale e l’esperienza di sei anni del Centrosinistra del giovane Falcomatà, attende ancora la vera “svolta”. I problemi atavici, riguardano ancora i servizi essenziali: dalla drammatica situazione della raccolta dei rifiuti, al problema idrico, irrisolto nonostante l’apertura della diga del Menta, per non parlare delle strade, degne di una città da Terzo Mondo. Il compito del prossimo Sindaco e della futura maggioranza non sarà certo una passeggiata. Sul bilancio comunale pende sempre la spada di Damocle del dissesto e diventa difficile immaginare un futuro di sviluppo sostenibile. L’ aeroporto è perennemente a rischio chiusura, il tasso di disoccupazione giovanile non ha eguali in Europa e la criminalità organizzata rimane una realtà con cui fare i conti quotidianamente
La società civile, attraverso le liste civiche, cerca di portare istanze di cambiamento, I rappresentanti dei partiti (nessuno escluso) invece dopo le vicende giudiziarie di questi anni dovrebbero farsi un serio esame di coscienza prima di compilare le liste, ma ne dubitiamo fortemente.
Considerazione finale: il territorio di Mosorrofa e Sala, pur avendone tutte le possibilità, non riesce ad esprimere un consigliere comunale da diversi anni; come è accaduto nelle ultime elezioni comunali è probabile la “discesa in campo” di diversi candidati di buona volontà che difficilmente approderanno a Palazzo San Giorgio ma speriamo di sbagliare pronostico. Spetterà comunque ai cittadini l’ultima parola; nel chiuso della cabina elettorale, una coscienza civica finalmente libera da condizionamenti e vuote promesse potrebbe esprimere con la fatidica matita la volontà di un futuro diverso per le nuove generazioni.