Europa, dove sei?

In queste settimane, mentre sta cambiando rapidamente l’assetto geopolitico del mondo, l’Europa, viene trattata dal nuovo presidente degli Usa come una moderna Cenerentola.  Con i suoi leader incapaci di ritrovare lo spirito dei Padri fondatori, i Paesi della UE si barcamenano tra vertici e commissioni varie con un parlamento eletto dai cittadini che paradossalmente non ha reale potere legislativo! La “Brexit” della Gran Bretagna aveva già rappresentato una sorta di allarme rosso; la crescita di frange estremiste e autocratiche, gli interessi particolari, l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, la mancanza di una politica estera e fiscale comune e di un esercito di difesa europeo, la crisi economica in cui si dibattono Francia e Germania, due delle maggiori economie del continente, disegnano un presente preoccupante e un futuro ancora da scoprire.  Dove sei, Europa? Cosa sta succedendo a te, Europa umanistica, paladina dei diritti degli uomini, della democrazia e della libertà? Cosa sta succedendo a te, Europa, terra di poeti, filosofi, artisti, musicisti e scrittori? Che cosa ti è successo, Europa, madre dei popoli e delle nazioni, madre di grandi uomini e donne che hanno osato combattere e dare la vita per la dignità dei loro fratelli? Sono queste le domande che si poneva Papa Francesco, vincitore del Premio Carlo Magno 2016, e poneva tutti i grandi esponenti della Commissione Europea riuniti in Vaticano per la cerimonia di premiazione. Era il 6 maggio 2016, ma sono le domande che ancora oggi i cittadini europei si pongono insieme a tutti coloro che, nel sogno di un'Europa veramente unita, non comprendono e non vogliono ripetere quanto hanno sempre fatto coloro che hanno nutrito tanti dubbi sul progetto europeo. Certamente la situazione è difficile. Bisogna cercare di evitare la catastrofe economica, sociale e culturale a fronte di un'epoca che richiede decisioni difficili e storiche. L’errore più grande che l’Europa non deve fare è uno solo: decidere di non decidere.