Guide per questo nostro tempo
Al capitolo 1, il Vangelo di Giovanni, ai versetti 35-42, ci dice che il Battista: “stava con due suoi discepoli e, fissando lo sguardo su Gesù, disse: << Ecco l’agnello di Dio!>>. E i suoi discepoli, sentendolo parlare così, seguirono Gesù”. Gesù domanda ai due discepoli cosa cerchino e, mentre essi gli chiedono “dove abiti”, li invita a seguirli.
Come si può notare, Giovanni Battista è un maestro che ha discepoli che lo ascoltano e lo seguono, formatisi al suo insegnamento e perciò molto legati a lui, tanto che l’evangelista dice per ben due volte “i suoi due discepoli”. D’altra parte questo legame, che riguarda la sfera affettiva, quella di pensiero e quella spirituale, risulta tanto più vero quanto più il maestro non trattiene a sé i propri discepoli ma, fissando lo sguardo su Gesù e indicandolo con autorevolezza, li spinge (“sentendolo parlare così”) ad andare dietro Lui. Il vero maestro è colui che sta accanto e accompagna il discepolo.
Anche Giovanni il Battista è discepolo, sempre in ascolto e attento a riconoscere ed accogliere “Colui che deve venire”, indicando ciò che è altro da lui e ciò che è anche oltre lui. Per facilitare l’ascolto di ciò che è altro e fare incontrare Colui che è oltre, il Battista si mette da parte e lascia andare i suoi discepoli senza interferire, sapendo che quanto più egli stesso verrà a diminuire, tanto più chi è con lui si avvicinerà all’altro.
Sappiamo che nell’ambito familiare si avvia la nostra crescita soprattutto fisica e affettiva, nell’ambito più ampio, quello sociale, continua la crescita con la consapevolezza della nostra singolarità dentro le diversità che caratterizzano la società e accanto alla alterità che è specifica di ognuno e, nell’ambito spirituale, ci si apre ad una dimensione interiore e universale, dove è possibile acquisire una visione che permetta di intravedere il senso profondo della vita e del vivere.
In tutti e tre questi ambiti ci devono essere necessarie figure di riferimento che abbiano le caratteristiche rilevate nell’atteggiamento del Battista. Perciò, la famiglia necessita di genitori che siano maestri (cioè ricchi di esperienze) e siano guide (cioè ricchi di sapienza), che stiano accanto ai figli con autorevolezza nell’educare e nell’accompagnare, introducendoli in quell’oltre che è la famiglia umana e nella società è necessario vi siano persone ricche di valori che si pongano a servizio della comunità con competenza e senso di responsabilità, nell’impegno per la giustizia, la solidarietà, il bene comune… persone capaci di intervenire nelle emergenze, di trovare soluzioni ai problemi che si presentano nelle varie situazioni e di dare risposte alle domande poste da più parti.
Nell’ambito spirituale è necessario vi siano persone di fede in Dio che diano ascolto alla sua Parola, attenzione all’uomo e al suo ambiente, la cui disponibilità si faccia accoglienza e servizio; persone laiche e consacrate, uomini e donne, che sappiano farsi voce di tutti presso Dio e voce di Dio presso tutti; persone che, proprio perché spirituali, sanno riconoscere i segni della presenza di Dio nel tempo e nella storia di ognuno: appassionati, lungimiranti, disinteressati, liberi da compromessi, capaci di custodire e infondere serenità e fiducia; uomini e donne al servizio della vita e impegnati per la tutela di ogni vita, che rendono gloria a Dio nel custodire e coltivare la vita di tutti, che sanno tenere lo sguardo fisso sul bene sommo, sul bene vero ed eterno, con tutto se stessi, divenendo guide autorevoli e credibili per il loro modo di essere e di fare. Possa il Signore concedere al nostro mondo, uomini di questo nostro tempo capaci di guidare, di accompagnare e condurre su cammini di libertà, di verità e di amore.