Il dono dell'Amore

Tutto procede da Dio come da un’unica fonte che riversa ed effonde vita nelle forme più svariate e nelle modalità più diverse, ma tutto è dall’Amante che è il Padre, per l’Amato che è l’Unigenito Figlio, nell’Amore che è lo Spirito Santo.

La vita scaturisce dall’Amore e come tale essa è dono d’amore. Riconoscere questa caratteristica fondamentale della vita, e in essa di ogni forma vivente, significa innanzitutto coglierne la sua grande e alta dignità pur nella sua piccolezza e fragilità e accoglierne tutte le individualità e peculiarità, così che da una corale universale si elevi il cantico di lode e di gratitudine all’Amore che è Dio.

Questa coralità armoniosa è resa possibile proprio dal percepirsi dono con gli altri e insieme agli altri, nel rispetto delle caratteristiche di ognuno, di cui deve essere salvaguardata la diversità come fondamentale per sé e per gli altri. Quando questa percezione di sé e degli altri viene meno, allora si finisce per considerare la vita come un possesso personale, di cui si può disporre a proprio piacimento e convenienza, perdendo di vista che la vita è un dono che continuamente si riceve. Questa visione distorta, nel corso del tempo, ha portato a divisioni e contrasti, dove il più forte tende a prevalere sul più debole e il più piccolo si arma per difendersi dal più grande.

È la realtà del peccato che disgrega la corale e fa sì che ognuno alzi la propria voce per coprire quella dell’altro e ciò che si ode sono grida e lamenti. Eppure il dono di Dio non viene mai meno perché l’Amore è eterno e perciò continua a farsi dono anche nel rifiuto, anzi, è in questo caso che l’Amore diviene misericordia e il dono si fa più grande. Con la venuta di Gesù e mediante la sua Morte e Resurrezione, la vita, che passa per la sofferenza e la morte, diviene ancora di più dono di amore, che nella sofferenza ha il suo travaglio e nella morte si trova a partorire una vita nuova. Con l’effusione dello Spirito che Gesù risorto dona soffiando sugli apostoli, la vita viene condotta dappertutto e offerta a tutti, fino agli estremi confini, e, come sinfonia di Vangelo, con la voce di tutti e nel linguaggio di ciascuno, la vita magnifica e canta al Padre che è sorgente perenne d’Amore, al Figlio Gesù Cristo che è la Fonte dell’Amore e allo Spirito Santo che è l’amore stesso che, procedendo dal Padre e dal Figlio, viene effuso per riempire la vita di tutti, affinché Dio sia tutto in tutti.