Il senso nascosto
Quante volte ci siamo domandati che senso avesse quella situazione in cui ci siamo trovati senza volerlo o il significato di certe parole che ci sono state riferite. Situazioni o parole che, in quel preciso momento, ci sono sembrate incomprensibili, suscitando in noi un certo turbamento e, a volte, anche un rifiuto. Le situazioni che ci accadono hanno una loro incidenza nella nostra vita e sono percepite in modo positivo o negativo in virtù di ciò che producono in noi e, perciò, di facile lettura e comprensione come quando provocano piacere o dispiacere.
Così, anche le parole contengono un loro significato che percepiamo quando le ascoltiamo. Se le parole che ascoltiamo sono: bello, buono, amore, gioia ecc. la comprensione che ho nell’immediatezza è certamente positiva, ma le parole vengono pronunciate da altre persone per comunicare qualcosa del loro sentire e del loro pensiero e questo fa sì che le parole pronunciate dall’altro non mi chiarificano il pensiero e il sentire dell’altro che mi parla. Per esempio, non è possibile cogliere nelle parole tutto il bene che l’altro ha in cuore e che mi vuole trasmettere. Anche le situazioni che si presentano e che ci troviamo a vivere risultano spesso contraddittorie, poiché appaiono in un senso ma noi le cogliamo in un altro senso. A tal proposito, mi vengono in mente due episodi che riguardano la Madonna. Il primo, riguarda le parole che le rivolge l’angelo nell’annunciazione e che in Maria provocano turbamento, domandandosi che senso avessero quelle parole. Il secondo esempio riguarda l’episodio dello smarrimento di Gesù, situazione che in Maria e Giuseppe provoca angoscia come riferisce Maria, chiedendo al Figlio perché avesse fatto così, cercandone il senso. Anche i tre discepoli che sono stati con Gesù trasfigurato sul monte Tabor, all’ammonizione di riferire quanto visto solo dopo la risurrezione dei morti, si domandano che significa resuscitare dai morti.
La vita, dunque, procede nel cercare e dare senso in mezzo a contraddizioni di bene e di male, di morte e di risurrezione. Eppure, in mezzo a queste contraddizioni, la vita, pur procedendo tra luci e ombre, tra gioie e dolori, tra esaltazione e umiliazione, non ne perde bellezza, per quanto, a volte, ne possa venire sfigurata senza percepirne il senso.
Mediante la fede, continuamente alimentata come in Maria, la vita può passare in mezzo alle contraddizioni, sapendo di essere sostenuta e guidata dall’amore di Dio che mai ci abbandona… fede che non cerca senso, ma ci permette di camminare anche per valle oscura, di trovare forza nella debolezza e di venire rialzati dopo ogni caduta, di trovare soccorso nella povertà e di ricevere vita anche nella morte, nel senso che gli viene dalla Parola di Dio: “Tutto concorre al bene di coloro che amano Dio”.
Rimaniamo allora, come Maria, preoccupati non di comprendere Dio, quanto piuttosto di compiere il suo volere, non di dare un senso alle varie situazioni, quanto piuttosto di custodire tutto nel cuore come la terra accoglie e custodisce il seme, ottenendo con pazienza che germogli, fiduciosi che, pur passando per il rigido inverno, giungerà la stagione dei frutti.
Auguri di Santa Pasqua