Interventi don Mimmo inaugurazione Largo Leotta

Intervento per  l’inaugurazione

In occasione dell’inaugurazione del Largo Vincenzo Leotta a Mosorrofa, prima di tutto vorrei ringraziare la moglie del Maestro Leotta, i figli, i parenti e tutti voi qui presenti e ringrazio le autorità che oggi hanno voluto presenziare a questo grande evento della storia di Mosorrofa.

Due persone hanno segnato e hanno costruito la storia di Mosorrofa: il canonico Antonino Caridi e il Maestro Leotta. Non a caso questa targa è stata posta qui in alto dove c’è scritto: “Sala Parrocchiale Canonico Antonino Caridi”, il quale ha voluto la banda musicale.

Lui ha costruito Mosorrofa insieme a chi? Insieme al maestro Leotta. Sono due uomini che hanno costruito la civiltà dell’amore, perché hanno contribuito a fare crescere degli uomini che amano collaborare con Dio, cari fratelli e sorelle, non dei mostri che vivono di cattiveria di malvagità, che distruggono ciò che Dio ha dato loro di buono, ma uomini che sono collaboratori di Dio nel rendere bello tutto quello che toccano.

Cari fratelli e sorelle, questo lo hanno fatto sia Antonino Caridi, nostro sacerdote, ma anche il Maestro Vincenzo Leotta che ha continuato con amore e perseveranza e che ha costruito, come si diceva prima, professionisti che amano la verità, amano l’impegno e amano il lavoro, un lavoro costruito con pazienza e con amore.

Oggi diciamo grazie al Maestro Leotta che si è donato alla comunità di San Demetrio in Mosorrofa, una comunità che viene conosciuta in tutta la provincia e in tutta la Calabria come una parrocchia che vive… vive perché ci sono presenti uomini che costruiscono la civiltà dell’amore, nella verità e nella carità.

Cristo è stato presente sempre accanto all’uomo e con l’uomo, con pazienza e con amore, ha voluto costruire la civiltà dell’amore e la parrocchia di Mosorrofa, sull’esempio di Cristo, è stata sempre presente e ha camminato accanto ad ogni uomo e ad ogni mosorrofano.

Cristo ha vinto il male! E noi, oggi, proprio questo testimoniamo, questa verità, la verità del bene che vive in eterno. Se noi oggi ricordiamo il Maestro Vincenzo Leotta è perché lui ha vinto il male con il bene, contribuendo a fare crescere degli uomini che amano collaborare con Dio.

 

Intervento in piazza  durante il concerto

Questa sera dobbiamo chiederci perché siamo qui. Mi riempie di gioia la presenza della moglie del Maestro Leotta. Per noi è un bel regalo. Siamo qui per onorare questo grande personaggio, il maestro Vincenzo Leotta, che, come dicevo all’inaugurazione, non era solo un maestro di musica, ma anche di vita. Ha cresciuto una generazione sana, una generazione che ha costruito una storia che possiamo dire è anche una storia di santità e di amore; una generazione che ha contribuito a creare veramente la civiltà dell’amore e questo è molto importante. Ecco perché una persona non viene dimenticata mai, perché vive nella vita dei suoi allievi. Se è un maestro ha degli allievi e l’allievo lo rende sempre vivo e lo rende sempre presente e noi lo vediamo in tutti questi musicisti che oggi onorano il maestro di musica che è anche  il loro maestro di vita.

 

Successivamente l’associazione culturale Vivarium  ha consegnato alla parrocchia di San Demetrio in Mosorrofa la targa con la seguente dicitura:  “La musica è un linguaggio di fratellanza e l’orchestra è l’embrione della società perché tutti devono ascoltare la voce degli altri” (Uto Ughi)

Largo Vincenzo Leotta