Lo stupore per la Pasqua

La Pasqua è la principale solennità del Cristianesimo. La data della Pasqua, variabile di anno in anno secondo i cicli lunari, cade la domenica successiva al primo plenilunio della stagione primaverile, determinando anche la cadenza di altre celebrazioni e tempi liturgici, come la Quaresima e la Pentecoste.

Qualche anno fa nella  Parrocchia di Mosorrofa i bambini si   recavano in prima fila per guardare e capire come ogni passaggio fosse svolto dal sacerdote.

Ad esempio quando si svolgeva la “ lavanda dei piedi”,  i bambini  circondavano coloro che rappresentavano gli apostoli e osservavano il sacerdote, che  interpretava Gesù nell’atto di lavare loro  i piedi ai  ,poi, al momento della distribuzione del pane prima agli Apostoli e successivamente a tutti i fedeli presenti in chiesa  i primi a mettersi in fila   erano proprio i bambini. Un’altra funzione a cui i bambini non vedevano l’ora di assistere era proprio , la messa Pasquale che si svolgeva la sera precedente alla Pasqua, ovvero alla vigilia. In essa si svolgeva la veglia o meglio come diceva Sant’Agostino: “La Madre di tutte le veglie”. La veglia comincia con l’accensione e la benedizione del fuoco nuovo, simbolo di Cristo Risorto. Spente le luci nella chiesa, si accende fuori di essa un falò dentro un braciere; il Fuoco nuovo indica la promulgazione della nuova Legge portata da Cristo che afferma: <>. Il sacerdote  a benedice l’acqua e vi immerge il Cero Pasquale dicendo: <<Discenda, Padre, in quest’acqua, per opera del tuo Figlio la potenza dello Spirito Santo>>.

Il Cero acceso simboleggia il Cristo Risorto, Principio e Fine, segno di speranza nei secoli;  le candele accese dei fedeli la loro comunione nel Cristo da cui hanno ricevuto il fuoco e la luce. Alcuni fedeli  accendono la loro candela dal cero poi diffondono la fiamma  a tutti i presenti, ed a poco a poco tutta la Chiesa risplende di  luci. Il cero resterà acceso fino alla Pentecoste, ovvero sino alla conclusione della “Grande Pasqua”, che dura cinquanta giorni.

Dopo questa “simbologia” iniziale si svolge la messa Pasquale, che si conclude con il canto dell’Alleluia. Oggi alle celebrazioni  pasquali, i bambini non accorrono gioiosi come una volta ad ascoltare e stupirsi  per la festività più bella della chiesa cattolica, “ la Pasqua”. Ad oggi la maggior parte dei bambini, ma anche degli adulti, non partecipa alle celebrazioni Pasquali ,  non sono interessati a ciò che si svolge in parrocchia durante queste suggestive funzioni. Forse è colpa di un’epoca storica in cui lo stupore infantile è fievole e forse la chiesa non sarà più colma di gente come prima, ma la Pasqua è la celebrazione della “Vita che Risorge” e magari la voglia di stupirsi  risorgerà anche nei bambini.