Mosorrofa protesta in consiglio comunale

Il  07 10 2022 un folto numero di cittadini di Mosorrofa ha presenziato al Consiglio Comunale vestiti di bianco con una scritta “Mosorrofa Abbandonata” accompagnati da un gruppo che all’esterno con cartelloni ne mette in evidenza i perché. Il popolo di Mosorrofa ha ritenuto importante presenziare al consiglio per rendersi visibile e rompere il muro di invisibilità nel quale questa giunta comunale lo ha relegato. Parole tante fatti nessuno. Una voce che gira in paese dice che questa giunta ha deciso di punire i cittadini mosorrofani perché hanno avuto la sfrontataggine di andare a manifestare a Piazza Italia. Invece di cercare di capire perché, in un sabato di meta giugno, 350 tranquille persone, ma erano molte di più perché tante altre hanno manifestato in paese quello stesso giorno, si sono scomodate per andare a Piazza Italia, invece di ascoltare la voce di un popolo che chiede servizi essenziali, ci si offende e per ripicca anche quel poco che si poteva, si stava per fare è stato tolto. Ma i mosorrofani non demorderanno, oggi sono in consiglio e lo saranno per tutti i consigli a venire, continueranno le manifestazioni di piazza e si arriverà anche a gesti estremi sempre nell’ambito della legalità. È già stata indetta un'altra manifestazione in Piazza San Demetrio a Mosorrofa del quale a breve avrete il comunicato stampa. Ringraziamo la stampa che segue queste iniziative e li invitiamo a rendere sempre più visibile la pochezza amministrativa con la quale questa giunta sta trattando il paese di Mosorrofa. Qualche giorno fa una macchina è caduta nella scarpata grazie alla solerzia di questo comune e del prefetto che era stato pure messo al corrente, ma non hanno tempo per queste cose. Attendiamo, dal prefetto, un appuntamento dal 22 di agosto ma purtroppo è sempre impegnato non ha tempo per ascoltare i cittadini, è più importante presenziare alle varie liturgie e inaugurazioni. I nostri ragazzi e giovani bivaccano tra sale gioco, bar, strada e non hanno un metro quadrato dove potersi incontrare, giocare, li stiamo consegnando alla criminalità ma questo per il comune e anche per il prefetto non è importante, tanto sono ragazzi di periferia. Per le vicende del campo sportivo o centro polivalente abbiamo chiesto l’accesso agli atti a Maggio e non abbiamo ancora ottenuto risposta, avranno qualcosa da nascondere?

Poco dopo l'inizio della protesta a piazza Italia, il sindaco f.f. Paolo Brunetti ha varcato la soglia di palazzo San Giorgio per incontrare i residenti del quartiere periferico per ascoltare le ragioni della contestazione tanti i disagi, tante le problematiche a cui, per troppo tempo, è mancata una risposta concreta. È per questo motivo che i mosorrofani, come ultima spiaggia e dopo diversi tentativi, hanno scelto la protesta per attirare l'attenzione dell'amministrazione comunale. Una forma di "ribellione" civile che non è passata inosservata agli occhi del primo cittadino.

"I problemi del quartiere di Mosorrofa, che già conosciamo, sono stati oggetto di più riunioni anche con la Prefettura - ha detto l'inquilino di Palazzo San Giorgio al termine del colloquio con i manifestanti. Stiamo lavorando in tal senso, ma ovviamente comprendiamo il disagio che manifestano i cittadini.

Mi sento di rassicurarli in parte, ovvero negli interventi primari che riusciremo a fare: la copertura di buche, qualche protezione in più lungo la strada. Queste saranno le mosse immediate. Gli altri, invece, sono progetti a lungo termine per i quali stiamo aspettando che i tecnici definiscano tutta la parte burocratica. Sono fiducioso che riusciremo a dare soddisfazione ai cittadini di Mosorrofa".In conclusione, il sindaco Brunetti, ai microfoni ha aggiunto:"Sono contento per la protesta civile che i cittadini di Mosorrofa hanno messo in atto. Manifestano le loro difficoltà con civiltà e di questo siamo da una parte dispiaciuti, perché non siamo stati così bravi da garantire i servizi; dall'altro contenti perché così ci spronano a dare sempre il meglio". Ovviamente il Comitato non si accontenterà delle promesse,o delle tante,  troppe parole , si aspettano fatti concreti.