NUOVO MESSALE LITURGICO

Il 29 novembre con la prima domenica di Avvento   anche la nostra parrocchia ha iniziato a usare nelle celebrazioni il nuovo messale romano. Certo, occorrerà fare l’orecchio alle numerose variazioni che contiene la nuova traduzione italiana del libro. La maggior parte riguarda le formule del sacerdote, mentre i ritocchi che dovranno essere imparati dall’assemblea sono pochi . Queste  le modifiche che riguardano l’assemblea dei fedeli:

CONFESSO

Fratelli e sorelle parole inclusive
L’atto penitenziale ha un’aggiunta “inclusiva”. Così diremo: «Confesso a Dio onnipotente e a voi, fratelli e sorelle...».
SIGNORE, PIETÀ
Così prevale il «Kýrie»

Sono privilegiate le invocazioni in greco «Kýrie, eléison» e «Christe, eléison» sull’italiano «Signore, pietà» e «Cristo, pietà».
GLORIA
Gli «amati dal Signore»

Il Gloria avrà la nuova formulazione «pace in terra agli uomini, amati dal Signore» che sostituisce gli «uomini di buona volontà».
PADRE NOSTRO
«Non abbandonarci...»

Nel Padre Nostro entreranno le parole «Non abbandonarci alla tentazione» che prendono il posto di «Non ci indurre in tentazione».
LA PACE: dono da scambiare
Il rito della pace conterrà la nuova enunciazione «Scambiatevi il dono della pace» che subentra a «Scambiatevi un segno di pace».
AGNELLO DI DIO
La «cena dell’Agnello»

Il prete dirà: «Ecco l’Agnello di Dio.... Beati gli invitati alla cena dell’Agnello».
LA CONCLUSIONE
Più sobrio il congedo

Al termine ci sarà la formula: «Andate e annunciate il Vangelo del Signore».