Problema acquedotti
Con il numero di Giugno dell’Eco di Mosorrofa, apprendo con molta gioia dei neo costituendi comitati di Mosorrofa e Sala. Sono certo che affronterete gli innumerevoli problemi che attanagliano pesantemente i due centri abitati. Chi vi scrive, ha iniziato a far presente i gravi problemi di Sala già dal 1981.Invio a brevi mano parte degli innumerevoli interventi che a suo tempo il sottoscritto ha fatto incominciando dell’allora Presidente della Repubblica Sandro Pertini,ai vari Presidenti del Consiglio che si sono susseguiti,al Ministro dell’Intero ai Presidenti della Regione Calabria,ai Sindaci del comune di Reggio Calabria e ai vari Prefetti che si sono susseguiti nella città di Reggio Calabria.Ho avuto risposte ma risultati molto pochi, vi includo anche che il candidato a Sindaco di allora (2014) Giuseppe Falcomatà mostrò poco o niente interessamento per il problema di Sala,come tuttora;come venne riportato dalla testata giornalistica ‘’strill.it’’ (http://www.strill.it/citta/2014/06/reggio-giuseppe-falcomata-sala-di-mosorrofa-problema-erogazione-acqua/) . Tutti i nostri amministratori in lunghi anni non sono riusciti a risolvere il disagio periferico. Con la Città metropolitana ci vogliono proiettare al futuro, come facciamo ad accettare se prima non ci danno il presente? L’indifferenza e l’immobilismo da parte dei nostri organi competenti, che girano la testa dall’altra parte senza vedere i servizi essenziali e senza la dovuta attenzione verso la periferia. Tra qualche anno saremo in grado di andare sulla Luna in bicicletta e progettiamo di colonizzare il pianeta Marte, ma non riusciamo a far cambiare il sistema di gestione sulla Terra, ad uso e consumo del prossimo (noi periferia). La colpa è nostra, non vogliamo pagare un servizio che non c’è (acqua, Tari, dissesto stradale ecc.). Bisogna azzerare con procedura d’urgenza i vertici dell’ufficio acquedotti, in quanto non sono capaci da decenni a soddisfare le esigenze delle periferie. E’ inutile che ci facciamo chiamare Città metropolitana, date voce alla nostra disperazione. Sono certo che inizierete una vera lotta democratica verso i nostri amministratori, svegliandoli dal lungo torpore. Vi ringrazio per l’attenzione che mi presterete, ringrazio e un cordiale saluti per le due associazioni interessate.