Ricordo di Angelo

A seguito di un improvviso malore, il 24 luglio scorso,  è volato in cielo Angelo Suraci.

Angelino, come lo chiamavano tutti, era una persona affabile e gioviale. Dimostrava una allegra e compiaciuta cordialità nei rapporti umani, dialogava e scherzava con tutti. Aveva parole di conforto e di sollievo per chi era in difficoltà.

Il suo temperamento festaiolo lo portava ad organizzare, coinvolgendo gli amici, serate di festa ed eventi  per far divertire e  dimenticare, momentaneamente, le preoccupazioni e le fatiche del lavoro. Con la sua allegria contagiava gli altri  e li trascinava nello svago.

Era molto generoso con tutti, animato da un impulso di altruismo fuori del comune, basti pensare che aveva predisposto la donazione degli organi per salvare altre vite. Come è poi avvenuto.

Spesso collaborava con “l’Eco di Mosorrofa” dove riportava impressioni e riflessioni sulle usanze del paese o scriveva necrologi per qualche amico scomparso. Al tempo stesso era un avido lettore e fervido sostenitore del giornalino della nostra comunità.

Per  motivi di lavoro viveva a Trento, ma faceva sentire continuamente la sua presenza con frequenti visite per trovare  parenti  ed  amici.

Il suo aspetto allegro e sereno non faceva trasparire le preoccupazioni per i malanni e i dispiaceri che lo assillavano. La perdita della moglie, Gianna, lo aveva addolorato  profondamente, ed aveva apportato nel suo carattere, vivace ed esuberante, un velo di tristezza,  mai superato.

Negli ultimi anni i suoi viaggi si erano diradati, perché voleva stare vicino alla sua unica figlia, Elisa, ed a sua moglie, che andava a trovare tutti i giorni al cimitero di Trento.

In futuro ci saranno feste ed eventi gioiosi a Mosorrofa, ma sicuramente si sentirà la mancanza di quel tocco di allegria che solo Lui sapeva dare,  perché era innato nel suo carattere. In queste occasioni ciascuno di noi richiamerà alla memoria, con nostalgia, la partecipazione attiva di Angelino. 

Il dolore in cui ha lasciato  parenti ed amici è in parte alleviato dal pensiero che ora ha raggiunto  in cielo la sua cara Gianna, da dove insieme veglieranno e guideranno la figlia Elisa.

Ad Elisa, che in pochi anni ha perso entrambi i genitori, sia di conforto e motivo di orgoglio la consapevolezza di aver avuto genitori così stupendi, che hanno lasciato un vuoto incolmabile in quanti li hanno frequentati.

A lui, che purtroppo non incontreremo più su questa terra, va il nostro ringraziamento e la nostra gratitudine per averci rallegrato e regalato momenti di  spensieratezza e di serenità con la sua bonomia e simpatia.

 Grazie Angelino

A seguito di un improvviso malore, il 24 luglio scorso,  è volato in cielo Angelo Suraci.

Angelino, come lo chiamavano tutti, era una persona affabile e gioviale. Dimostrava una allegra e compiaciuta cordialità nei rapporti umani, dialogava e scherzava con tutti. Aveva parole di conforto e di sollievo per chi era in difficoltà.

Il suo temperamento festaiolo lo portava ad organizzare, coinvolgendo gli amici, serate di festa ed eventi  per far divertire e  dimenticare, momentaneamente, le preoccupazioni e le fatiche del lavoro. Con la sua allegria contagiava gli altri  e li trascinava nello svago.

Era molto generoso con tutti, animato da un impulso di altruismo fuori del comune, basti pensare che aveva predisposto la donazione degli organi per salvare altre vite. Come è poi avvenuto.

Spesso collaborava con “l’Eco di Mosorrofa” dove riportava impressioni e riflessioni sulle usanze del paese o scriveva necrologi per qualche amico scomparso. Al tempo stesso era un avido lettore e fervido sostenitore del giornalino della nostra comunità.

Per  motivi di lavoro viveva a Trento, ma faceva sentire continuamente la sua presenza con frequenti visite per trovare  parenti  ed  amici.

Il suo aspetto allegro e sereno non faceva trasparire le preoccupazioni per i malanni e i dispiaceri che lo assillavano. La perdita della moglie, Gianna, lo aveva addolorato  profondamente, ed aveva apportato nel suo carattere, vivace ed esuberante, un velo di tristezza,  mai superato.

Negli ultimi anni i suoi viaggi si erano diradati, perché voleva stare vicino alla sua unica figlia, Elisa, ed a sua moglie, che andava a trovare tutti i giorni al cimitero di Trento.

In futuro ci saranno feste ed eventi gioiosi a Mosorrofa, ma sicuramente si sentirà la mancanza di quel tocco di allegria che solo Lui sapeva dare,  perché era innato nel suo carattere. In queste occasioni ciascuno di noi richiamerà alla memoria, con nostalgia, la partecipazione attiva di Angelino. 

Il dolore in cui ha lasciato  parenti ed amici è in parte alleviato dal pensiero che ora ha raggiunto  in cielo la sua cara Gianna, da dove insieme veglieranno e guideranno la figlia Elisa.

Ad Elisa, che in pochi anni ha perso entrambi i genitori, sia di conforto e motivo di orgoglio la consapevolezza di aver avuto genitori così stupendi, che hanno lasciato un vuoto incolmabile in quanti li hanno frequentati.

A lui, che purtroppo non incontreremo più su questa terra, va il nostro ringraziamento e la nostra gratitudine per averci rallegrato e regalato momenti di  spensieratezza e di serenità con la sua bonomia e simpatia.

 Grazie Angelino

A seguito di un improvviso malore, il 24 luglio scorso,  è volato in cielo Angelo Suraci.

Angelino, come lo chiamavano tutti, era una persona affabile e gioviale. Dimostrava una allegra e compiaciuta cordialità nei rapporti umani, dialogava e scherzava con tutti. Aveva parole di conforto e di sollievo per chi era in difficoltà.

Il suo temperamento festaiolo lo portava ad organizzare, coinvolgendo gli amici, serate di festa ed eventi  per far divertire e  dimenticare, momentaneamente, le preoccupazioni e le fatiche del lavoro. Con la sua allegria contagiava gli altri  e li trascinava nello svago.

Era molto generoso con tutti, animato da un impulso di altruismo fuori del comune, basti pensare che aveva predisposto la donazione degli organi per salvare altre vite. Come è poi avvenuto.

Spesso collaborava con “l’Eco di Mosorrofa” dove riportava impressioni e riflessioni sulle usanze del paese o scriveva necrologi per qualche amico scomparso. Al tempo stesso era un avido lettore e fervido sostenitore del giornalino della nostra comunità.

Per  motivi di lavoro viveva a Trento, ma faceva sentire continuamente la sua presenza con frequenti visite per trovare  parenti  ed  amici.

Il suo aspetto allegro e sereno non faceva trasparire le preoccupazioni per i malanni e i dispiaceri che lo assillavano. La perdita della moglie, Gianna, lo aveva addolorato  profondamente, ed aveva apportato nel suo carattere, vivace ed esuberante, un velo di tristezza,  mai superato.

Negli ultimi anni i suoi viaggi si erano diradati, perché voleva stare vicino alla sua unica figlia, Elisa, ed a sua moglie, che andava a trovare tutti i giorni al cimitero di Trento.

In futuro ci saranno feste ed eventi gioiosi a Mosorrofa, ma sicuramente si sentirà la mancanza di quel tocco di allegria che solo Lui sapeva dare,  perché era innato nel suo carattere. In queste occasioni ciascuno di noi richiamerà alla memoria, con nostalgia, la partecipazione attiva di Angelino. 

Il dolore in cui ha lasciato  parenti ed amici è in parte alleviato dal pensiero che ora ha raggiunto  in cielo la sua cara Gianna, da dove insieme veglieranno e guideranno la figlia Elisa.

Ad Elisa, che in pochi anni ha perso entrambi i genitori, sia di conforto e motivo di orgoglio la consapevolezza di aver avuto genitori così stupendi, che hanno lasciato un vuoto incolmabile in quanti li hanno frequentati.

A lui, che purtroppo non incontreremo più su questa terra, va il nostro ringraziamento e la nostra gratitudine per averci rallegrato e regalato momenti di  spensieratezza e di serenità con la sua bonomia e simpatia. 

 Grazie Angelino