Rinnovato il direttivo del comitato di quartiere
I quartieri Mosorrofa e Sala di Mosorrofa si sono riuniti in assemblea pubblica l’8 aprile scorso con un’ampia partecipazione di cittadini. Dopo una corposa condivisione delle problematiche che attanagliano i due quartieri e delle non-risposte dell’amministrazione comunale e metropolitana, dopo aver preso visione delle dimissioni del presidente uscente, l’assemblea ha tracciato le linee guida per la ripartenza del Comitato di quartiere. In primis ha individuato 15 componenti per il nuovo direttivo, chiedendo anche al presidente dimissionario di ripensare alle sue dimissioni e di accettare un nuovo mandato. Inoltre, indicata la data del 30 aprile per la riunione operativa del direttivo allo scopo di eleggere i nuovi responsabili, la seduta si è sciolta.
Il direttivo, riunitosi per il rinnovo delle cariche, pur condividendo le motivazioni che hanno portato il presidente uscente, Pasquale Andidero, alle dimissioni, ha espresso tutta la stima per il lavoro svolto e l’operato del presidente, sottolineando che la responsabilità per i mancati risultati non è e non deve essere riconducibile all’azione errata del precedente esecutivo ma al muro di gomma delle varie istituzioni e pertanto ha invitato il presidente uscente a continuare il servizio alla guida del direttivo. Andidero, sottolineando che era preferibile un cambiamento alla guida del Comitato, dietro le insistenze e la determinazione di tutti i presenti, ha accettato di proseguire nell’incarico. Il presidente al suo insediamento ha chiesto una maggiore corresponsabilità di tutti i componenti il direttivo ed a tal fine sono stati creati gruppi di interesse specifico per le varie aree critiche che necessitano di particolare attenzione. Il nuovo esecutivo è così composto: Presidente: Andidero Pasquale, Vice Presidenti: Nicolò Domenica e Nicolò Fabrizio, Segretario/Tesoriere: Cotrupi Paolo.
Sono stati inoltre individuati i gruppi tematici e i rispettivi responsabili: Nicolò Giuseppe (Acqua); Caridi Saverio (Illuminazione pubblica); Nicolò Giuseppe (Discariche abusive/servizio raccolta rifiuti); Caridi Giuseppe (Viabilità); Ing. Suraci Domenico (Lavori pubblici); Ventura Angela (Rapporti con la delegazione municipale). Altri componenti il direttivo sono Brigandì Giovanni, Caserta Valeria, Crucitti Antonino, Sorgonà Agostino e Sorgonà Demetrio. È stato costituito anche, voluto dall’assemblea, un Comitato lavoro che affiancherà il direttivo nelle varie azioni i cui componenti sono: Giordano Demetrio, Giordano Mattia Patrizia, Labella Sac. Domenico, Nicolò Francesco, Nicolò Giada, Pellicanò Antonino, Suraci Angelo.
Le problematiche discusse durante l’assemblea e che rendono scarsa la qualità di vita a Mosorrofa e Sala di Mosorrofa sono: Viabilità (guardrail non regolamentari, completo dissesto del manto stradale, inesistenza della pulizia bordi, nessuna regimentazione delle acque piovane); Centri ludici, ricreativi, sportivi (Ex campo sportivo in disuso, abbondono dell’area Bufano dapprima destinata alla costruzione del nuovo campo sportivo e poi ad attività ludiche mai realizzate); Acqua (rete idrica fatiscente, carenze approvvigionamento popolazione, gestione razionamento improvvisata); Illuminazione pubblica (lampadine pubbliche senza il numerino segnaletico, sostituzione con impianto a Led a rilento, scarsa illuminazione Piazza San Demetrio e alcuni rioni); Discariche abusive, raccolta rifiuti (nessuna discarica bonificata, differenziata assente, richiesta inascoltata di isola ecologica in loco); Roghi, Rischio smottamenti (aumento malattie tumorali, aumentato in modo esponenziale rischio frane, in modo particolare la strada franata in zona Puzzu mette a rischio tutte le abitazioni soprastanti); Abbattimento barriere architettoniche (ingresso chiesa San Demetrio, marciapiedi); Cimitero (necessario aumentare la capienza); Delegazione municipale (migliorare i servizi alla popolazione residente attraverso una migliore gestione).
«Purtroppo – si legge in una nota – dobbiamo constatare che sono le stesse che avevano portato 3 anni fa alla costituzione del Comitato. Ma la popolazione non si abbatte, continuerà la sua lotta per ottenere quei servizi che possono migliorare il vivere in queste zone. Una consegna che l’assemblea ha dato a questo direttivo è continuare le azioni finora condotte con la stessa determinazione e, se necessario, inasprire l’approccio con le istituzioni. Sino ad ora la protesta è stata sempre dentro i limiti della legalità e della sobrietà ma non siamo più disposti ad aspettare».