San Demetrio di Tessalonica tra storia e leggenda

Autorizzati, dall’autore, pubblichiamo     la prefazione , curata dal dott. Giuseppe Bova, del prezioso volume di Demetrio Pellicanò su San Demetrio. Il libro   è stato appena pubblicato   dalla casa editrice  Città del Sole. Frutto di anni di ricerche, ricco di approfondimenti culturali e religiosi, il testo contribuirà sicuramente ad arricchire la conoscenza della figura del Santo italo-greco, martire di Tessalonica e protettore della nostra parrocchia.

Il complesso lavoro di ricerca e approfondimento sulla vita e il martirologio di San Demetrio da Tessalonica, oggi Salonicco, elaborato da uno studioso appassionato e partecipe della vita sociale, politica e religiosa del proprio territorio, come Demetrio Pellicanò, “non storico” come lui si definisce, lascia davvero sorpresi ed affascinati.

Sono diversi gli aspetti che suscitano interesse: innanzitutto il metodo e la disciplina con i quali l’autore ha voluto trattare il tema, esaminato prima nel suo contesto storico generale e poi attraverso il susseguirsi degli avvenimenti e dei personaggi che lo hanno ben delineato; a seguire per il dettagliato corredo informativo legato ai miracoli del Santo, ai siti italiani ed europei di diffusione della fede; infine la ricerca sulla numismatica e sulle leggende.

Pellicanò non è nuovo a questi esercizi di approfondimento culturale e religioso. La sua partecipazione alla vita politica cittadina non è mai passata inosservata. L’apporto culturale, il desiderio di edificazione, l’impegno per diffondere lo spirito di servizio e il senso critico, lo hanno reso una figura di primo piano della politica regionale e locale. Questo testo consacra, in qualche modo, la sua immagine di uomo colto, con un portato di conoscenze storiche, antropologiche, sociali, che alimentano le sue sensibilità verso i temi culturali, filosofici e religiosi verso cui ha una speciale predilezione. L’argomento del testo mette al centro della sua analisi la figura generosa e altruista di San Demetrio, un uomo santificato capace di affermare in ogni luogo, fino al martirio, il valore della vita e l’attenzione verso il prossimo; ma esalta anche la predicazione e la forza della conversione di San Paolo che, a Salonicco, come nel resto d’Europa e del mondo, è stato l’elemento di svolta nei processi di diffusione del Cristianesimo. Scrive Pellicanò: una religione come il Cristianesimo che fondava il proprio credo sulla fratellanza e l’uguaglianza universale, non poteva combattere ferocemente un sistema che aveva costruito le sue fortune sulla tratta degli schiavi e lo sfruttamento dell’uomo sull’uomo .... gli imperatori romani credevano che bastasse soffocare nel sangue il seme nascente del cristianesimo e l’annuncio vivificante del messaggio evangelico. Ma la forza delle idee e la ricerca della spiritualità che “sfidava le torture” non poteva essere fermata da alcuno, ed è stato drammatico, anche per l’autore, dover ricordare a tutti noi i massacri, le crocifissioni, le persecuzioni, la dura resistenza che hanno dovuto esercitare uomini come San Demetrio per affermare il proprio diritto a vivere dignitosamente la propria fede e la propria religione. Colpiscono, tra le pagine, la descrizione del coinvolgimento popolare e gli episodi vissuti dalla gente comune che, in ogni parte d’Europa, è molto attratta dalla figura di questo Santo, la cui azione ha saputo conquistare e trascendere i confini del mondo ortodosso e bizantino fino a essere concelebrata dai fedeli cattolici. Pellicanò ha scritto un libro davvero esaltante, assemblando in una sintesi di grande valore documentale ciò che abilmente e puntigliosamente viene svolto dagli storici; da “non storico”, tuttavia, ha arricchito il testo con la descrizione dei luoghi del Santo e delle storie connesse, delle monete coniate per raffigurarlo, delle leggende, miracoli ed episodi e, infine, con uno spaccato del borgo di Mosorrofa che, nel nome del Santo, ha costruito un importante rapporto con la città di Reggio e la sua Diocesi.

In questo tempo di vuoti a perdere e di drammatiche assenze, dove tutto appare come un “non luogo” privo di appigli, questo libro è davvero un miracolo del cielo perché restituisce identità alla propria esistenza e contenuti alla propria storia, un modo elegante per riscoprire il fascino della creatività e dell’impegno capaci di dare un senso alla nostra vita.